Des employés de Médecins Sans Frontières sur la place fédérale à Berne.
i
© MSF

Gaza: le vostre 30.000 firme sulla Piazza federale

Il 10 settembre 2025, una cinquantina di membri di Medici Senza Frontiere Svizzera si sono recati sulla Piazza federale a Berna con oltre 30.000 firme alla nostra recente petizione, rappresentate simbolicamente da uno striscione rosso. Una lettera aperta è stata indirizzata al Consiglio federale con un messaggio chiaro: i medici non possono porre fine al genocidio, ma i leader mondiali sì. La Svizzera deve agire adesso!

Egregio signor Consigliere federale Ignazio Cassis,

nel giro di meno di due settimane, circa 30 000 persone hanno già firmato un appello lanciato da Medici Senza Frontiere Svizzera – e ogni giorno se ne aggiungono altre. Queste voci non devono restare inascoltate, poiché dimostrano che la società civile svizzera non è disposta ad accettare passivamente la tragedia che si sta consumando a Gaza. Rivolgiamo questo appello al Consiglio federale e chiediamo un intervento immediato.

Da mesi, a causa del blocco in corso, la popolazione della striscia di Gaza soffre gravi carenze di cibo, acqua, medicamenti ed elettricità. Le nostre équipe riportano che un bambino su quattro che arriva nelle nostre cliniche soffre di malnutrizione. In qualità di medico, lei sa bene cosa significa. Gli ospedali sono distrutti, il materiale medico è insufficiente, e 12 000 pazienti attendono di poter uscire dalla striscia per ricevere cure. Giorno dopo giorno le nostre équipe riferiscono di fame, sete, privazioni e morte, nonché di attacchi mirati contro chi tenta di aiutare o semplicemente di sopravvivere.

Questa situazione è il risultato di scelte politiche e militari deliberate. Alla luce dell’attacco ai nostri valori umanitari comuni, tacere significa essere complici. Riconosciamo gli sforzi diplomatici e l’aiuto umanitario fornito della Svizzera; tuttavia, di fronte alla gravità della crisi, non sono sufficienti. Il nostro messaggio è chiaro: insieme a quasi 30 000 persone, Medici Senza Frontiere chiede alla Svizzera, in quanto Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, di agire con maggiore determinazione – ora, non domani.

La neutralità non deve essere una giustificazione per non intervenire. Essa impone di ricordare con forza e chiarezza la validità del diritto umanitario internazionale. Il Consiglio federale deve dimostrare che neutralità non significa silenzio, ma rappresenta uno strumento a tutela della dignità umana e del diritto umanitario internazionale.

Le chiediamo dunque di agire con determinazione e di utilizzare l’influenza della Svizzera su Israele per:

  • fermare il genocidio a Gaza;
  • consentire la fornitura su vasta scala di acqua, cibo, alloggi temporanei e materiale medico;
  • garantire la protezione di pazienti, personale medico e infrastrutture sanitarie;
  • consentire evacuazioni mediche dalla striscia di Gaza;
  • raggiungere immediatamente un cessate il fuoco duraturo.

Il Consiglio federale ha la possibilità e il dovere di agire adesso, perché il personale sanitario non può fermare il genocidio da solo.

Con i migliori saluti,

Dott.ssa Micaela Serafini
Presidentessa di Medici Senza Frontiere Svizzera