Ärzte ohne Grenzen fordert Schweiz zum Handeln auf: Alle roten Linien wurden überschritten
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© Pierre-Yves Bernard/MSF

Gaza – MSF chiede alla Svizzera di agire: tutte le linee rosse sono state oltrepassate

Médecins Sans Frontières (MSF) ha lanciato un appello al Consigliere federale Ignazio Cassis, responsabile degli affari esteri, durante una mobilitazione questa mattina in Place des Nations a Ginevra, per denunciare la militarizzazione degli aiuti umanitari. Mentre continuano gli attacchi contro i civili e le strutture sanitarie nella Striscia di Gaza, una linea rossa, l'ennesima, è stata oltrepassata.

In una manifestazione simbolica, alcuni volontari di MSF hanno formato una linea rossa per denunciare le violazioni flagranti del diritto internazionale umanitario a Gaza. Questa mobilitazione esprime un chiaro rifiuto della crescente strumentalizzazione degli aiuti umanitari e della preoccupante passività del governo svizzero di fronte a questa catastrofe umanitaria, visto che la Fondazione Umanitaria di Gaza è registrata, tra l'altro, in Svizzera.

Desidereremmo invitare il Consigliere federale Ignazio Cassis, così come i membri del Consiglio federale, per condividere con loro le testimonianze dirette delle nostre équipe mediche sul posto. Le nostre équipe hanno accolto numerosi feriti in seguito a queste distribuzioni, che si sono svolte in un clima di panico e violenza. Le riserve di sangue sono quasi vuote, e alcuni dei nostri colleghi hanno dovuto donare il proprio sangue per cercare di salvare persone in stato di shock, ferite solo per aver cercato di nutrire i propri figli – e che spesso sono tornate a casa a mani vuote.

Micaela Serafini, Presidente di MSF Svizzera

Mentre 24 paesi hanno recentemente espresso la loro opposizione al progetto di strumentalizzazione degli aiuti da parte di Israele, la Svizzera non ha ancora aderito a questa richiesta, venendo meno ai propri doveri.

Questo nuovo sistema di distribuzione degli aiuti non è solo inefficace, ma soprattutto pericoloso e disumanizzante e causa di numerosi morti e feriti tra i civili. Gli incidenti tragici del 27 maggio, 1° e 3 giugno ne sono una prova.

Stephen Cornish, Direttore Generale di MSF Svizzera

«Denunciamo la militarizzazione degli aiuti, che va contro i principi dell'azione umanitaria. Gli aiuti umanitari non devono mai far parte di una strategia militare o politica, ma devono rispondere esclusivamente ai bisogni delle popolazioni colpite. Ricordiamo che l'utilizzo degli aiuti umanitari a fini militari può costituire un crimine contro l'umanità», aggiunge Cornish.

Dal 19 maggio, le poche centinaia di camion di cibo che sono stati autorizzati a entrare nella Striscia di Gaza sono una cortina di fumo, che ha seminato disperazione tra i più di due milioni di persone private di cibo, acqua e medicinali da ormai tre mesi. A causa dell'assedio totale imposto dalle autorità israeliane dal 2 marzo 2025, l'intera popolazione della Striscia di Gaza è oggi minacciata dalla fame, secondo le Nazioni Unite. Il blocco totale o parziale dell'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza ha soffocato i suoi abitanti.

Solo un cessate il fuoco duraturo e l'apertura immediata delle frontiere di Gaza agli aiuti umanitari – inclusi cibo, forniture mediche e carburante – possono alleviare questa catastrofe creata ad arte.